Lavastoviglie: come si usa a bordo?
1 Ago 2015
A meno che non siate ospiti di un sultano, a bordo di una barca non troverete i rubinetti d’oro massiccio, la sala SPA, uno stuolo di massaggiatrici e soprattutto non troverete…la lavastoviglie!
L’affiatamento dell’equipaggio
L’affiatamento dell’equipaggio non lo si capisce in burrasca, non lo si apprezza in regata o durante la pianificazione di una rotta. Basta uno sguardo, un cenno fatto con la mano che indica prima il lavabo e poi la poppa. E’ giunto il momento: bisogna lavare i piatti. Gli equipaggi più simbiotici non devono dirsi nulla, nel giro di qualche secondo si crea una catena umana che parte da sottocoperta per arrivare fino a poppa. Prende vita così un modello organizzativo invidiato anche da Toyota: i piatti vengono passati da dentro a fuori, la persona adibita al lavaggio comincia a spugneggiare con il detersivo bio, l’addetto al risciacquo si assicura che non rimanga traccia di sapone o di cibo ed ecco che le stoviglie fanno rientro, sempre grazie alla catena umana, sottocoperta, dove verranno velocemente ripassate con acqua dolce, asciugate e riposte negli appositi stipetti. E’ quasi magia.
Un momento galeotto
Sono nati più amori tra le stoviglie che tra le onde, sono scappati più baci tra un colpo di spugna e l’altro che al tramonto in prua stile Titanic. Questo è uno di quei momenti dove si rompe il ghiaccio i primi giorni, è l’attimo perfetto per scherzare e sfoderare sorrisi, per capire se avete davanti una donna da sposare o un uomo che aiuta nelle faccende domestiche. Non sottovalutate, insomma, l’assenza della lavastoviglie in barca. I più maliziosi pensano addirittura che la sua assenza sia stata voluta per fare in modo che sboccino amori che altrimenti rimarrebbero inespressi.
E tu? Hai mai pensato di trovare un nuovo amore in barca a vela? Ci sono testimonianze che narrano di grandi amori sbocciati proprio d’estate, soprattutto in Flottiglia, per colpa di Cupido…o per qualche spritz di troppo!