Itinerario: Ischia-Procida-Capri-Sorrento-Napoli
Imbarco il 25 pomeriggio nel piccolo borgo marinaro di
Casamicciola. Il grazioso paese è stato nel XIX secolo la meta
preferita di molti artisti e letterati, basti pensare che lo
scrittore danese Jörgen Vilhem Bergsøe ambientò qui due
delle sue novelle più riuscite (“La famiglia fortunata” e la
“Pietra Cantante“).
Il giorno seguente trascorreremo l’intera mattinata a bagno nelle
acque del parco termale “Il Castiglione”. Le terme
per secoli sono state la principale risorsa del territorio
insieme a una fiorente industria della ceramica, senza dimenticare
il valore aggiunto di una natura rigogliosa. Il bosco della
Maddalena è infatti, con i suoi 40 ettari di superficie il
polmone verde più importante dell’isola d’Ischia. Da qui, dopo
poche miglia, raggiungeremo “l’isola di Arturo”, il luogo
che ha ispirato il capolavoro letterario di Elsa Morante. “Su
per le colline verso la campagna, la mia isola ha straducce
solitarie chiuse fra i muri antichi, oltre i quali si stendono
frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie
spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole,
coperte di ciottoli e conchiglie, e nascoste tra le grandi
scogliere“.
Basta questa descrizione a far venire voglia di visitare l'isola
di Procida, meta perfetta per
un sosta rigenerante lontano dal mondo frenetico e
iperconnesso. Avremo la possibilità di consumare una colazione
al mattino al Bar del Cavaliere gustando la tipica “lingua di
Procida” farcita con crema al limone oppure una limonata fresca a
Corricella, il borgo marinaro del “Postino” di Troisi.
Attraversato tutto lo splendore del golfo di Napoli
approderemo su una delle isole più famose al mondo: Capri.
“La Regina delle rocce” sorge davanti alla penisola sorrentina e
continua a essere meta per viaggiatori, intellettuali e stelle
dello spettacolo.
Fra i primi a restarne ammaliato, l’imperatore
romano Tiberio, che si autoesiliò sull’isola: è sua la
magnifica Villa Jovis, conosciuta come “palazzo di
Tiberio”, a cui si arriva dopo una passeggiata di 45 minuti dalla
chiesetta di San Michele.
Nel blu cobalto del suo mare, è tutto un susseguirsi di grotte
(se ne contano 65) e di faraglioni. Di questi ultimi, tre sono i
più noti: “Stella” (109 metri), “Faraglione di mezzo” (81 metri) e
“Scopolo” (104 metri). Attraversato il breve stretto marino di
Punta Campanella rientreremo nel Golfo di Napoli per visitare
Sorrento.
"Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia
terrazza davanti al Golfo di Surriento". Un uomo abbraccia
una ragazza dopo che aveva pianto, poi si schiarisce la voce e
ricomincia il canto… Il 30 in serata ormeggeremo nel
suggestivo porticciolo del Borgo di Santa Lucia sotto l’imponente
fortezza del Castel dell’Ovo, cena da “Ninina” e passeggiata fino a
Piazza Plebiscito per assaporare il caffè più rinomato
della città partenopea al bar Gambrinus.
Il primo maggio andremo alla scoperta degli intricati vicoli e
viuzze del centro storico di Napoli che racchiude 27 secoli di
storia, arte, monumenti, cultura e risulta essere il più vasto
d’Europa.